Giornata di studi su contraccezione e malattie sessualmente trasmesse
4 Marzo 2019Il CBR è pronto a ripartire
22 Aprile 2020I recenti dati sul numero dei contagiati, dei ricoverati e deceduti sembrano confermare un trend di rallentamento dell’infezione da Coronavirus in Italia. In questa fase sia noi operatori che voi pazienti non possiamo abbassare la guardia, e dobbiamo rispettare il distanziamento sociale e rimanere a casa.
Ci aspettiamo, però, che a breve il governo possa avviare la “fase 2” (quella che vivremo nel momento di regressione del numero di persone con malattia in atto con conseguente diminuzione delle persone decedute) e una terza fase (quella del ritorno alla normalità con ampie fasce di persone immunizzate).
Già in fase 2 potrebbe essere possibile la ripresa delle attività del CBR, garantendo la sicurezza degli operatori e dei pazienti. I recenti dati sul numero dei contagiati, dei ricoverati e deceduti sembrano confermare un trend di rallentamento dell’infezione da Coronavirus in Italia.
In questa fase sia noi operatori che voi pazienti non possiamo abbassare la guardia, e dobbiamo rispettare il distanziamento sociale e rimanere a casa. Ci aspettiamo, però, che a breve il governo possa avviare la “fase 2” (quella che vivremo nel momento di regressione del numero di persone con malattia in atto con conseguente diminuzione delle persone decedute) e una terza fase (quella del ritorno alla normalità con ampie fasce di persone immunizzate).
La letteratura internazionale prodotta in questi mesi nell’ambito della Medicina della Riproduzione Umana sembra confermare alcuni aspetti importanti e rassicuranti per chi, come Voi, aspetta di poter iniziare un ciclo di fecondazione assistita:
- Non sembra aversi una trasmissione verticale del COVID-19 dalla madre al feto. Sono infatti, nati bambini negativi al COVID-19 da madri positive al virus al momento del parto. Vi sono stati solo tre casi descritti di nati positivi, ma non vi è certezza, ad oggi, circa l’adeguatezza della procedura di campionamento dei tamponi. Non vi sono stati, peraltro, messaggi ed indicazioni alla popolazione da parte delle autorità sanitarie di nessun Paese tendenti a scoraggiare l’insorgenza di nuove gravidanze in questo periodo.
- Non è stato mai isolato il Coronavirus SARS COV 2 nel liquido seminale o nel fluido follicolare umano, né in nessun organo dell’apparato riproduttivo umano. Inoltre sia gli ovociti, gli spermatozoi e gli embrioni umani non presentano i recettori ai quali il virus si lega per entrare nelle cellule, e pertanto, non possono infettarsi. Le Società scientifiche italiane, concordano nell’affermare che è necessario riprendere l’attività dei Centri di PMA nel nostro Paese poiché ha una popolazione infertile con età tra le più alte dei paesi occidentali, con i primi trattamenti che vengono eseguiti in coppie il cui partner femminile ha 37 anni di media, ma con più di un terzo dei casi in cui la donna ha più di 40 anni. Ritardi eccessivi di cura possono diminuire significativamente le possibilità di successo per queste coppie.
Stiamo provvedendo a definire delle procedure mirate a contenere il rischio di contagio sia per il personale del CBR sia per i pazienti, che consentano di gestire il percorso della coppia riducendo al minimo la permanenza presso la nostra struttura e, nei casi in cui, invece la presenza presso la nostra struttura diventa necessaria (es. attività diagnostica, monitoraggio, prelievo ovocitario, transfer dell’embrione), stiamo provvedendo ad identificare adeguati percorsi finalizzati a garantire il distanziamento sociale.Vi terremo informati circa le prossime evoluzioni. Per maggiori informazione potete contattare il nostro Centro.
Nel contempo, tutto lo Staff del CBR augura a tutti Voi una serena Pasqua.