Quando FIVET e quando ICSI?
30 Luglio 2024É utile l’assisted hatching?
30 Agosto 2024Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità l’infertilità interessa una parte importante della popolazione: circa il 15% delle coppie. Si parla di infertilità quando non si ottiene una gravidanza dopo 12-24 mesi di rapporti non protetti.
Quando si cerca un figlio e la gravidanza tarda ad arrivare ci si può rivolgere a un’ équipe specializzata o a un centro di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) per avviare un percorso di diagnosi e terapia. Con Procreazione Medicalmente Assistita si intendono tutte le procedure che si possono utilizzare per ottenere una gravidanza. Si tratta di tecniche più o meno complesse a seconda della problematica da risolvere.
La tecnica più semplice è l’inseminazione intrauterina (tecnica di primo livello) in cui, dopo aver atteso l’ovulazione spontanea della donna o dopo averla indotta con dei farmaci, si inseriscono direttamente in utero gli spermatozoi del partner opportunamente trattati.
Tecniche più complesse, dette di secondo livello, sono la FIVET e la ICSI che comprendono la fecondazione in vitro (al di fuori del corpo della donna) e il successivo trasferimento degli embrioni in utero.
Dopo circa due settimane dall’inseminazione o dal trasferimento in utero degli embrioni si esegue il test di gravidanza per conoscere l’esito della procedura. Ma quali sono le probabilità di ottenere una gravidanza?
Le probabilità di gravidanza per ogni ciclo effettuato sono di circa il 10% nell’inseminazione, mentre per i trattamenti di secondo livello la percentuale media sale al 20-30% circa. Questi sono i dati forniti dal Registro Nazionale PMA dell’Istituto Superiore di Sanità, che raccoglie i dati di tutti i centri attivi sul territorio italiano e li elabora in una relazione annuale (https://www.iss.it/documents/20126/6898329/17%C2%B0+Report+Attivit%C3%A0+PMA+dati+2021.pdf/2b5fda51-63d7-571a-c4b6-7986fc1e13d8?t=1700751053544).
È molto importante però considerare come l’età dei partner, sopratutto l’età materna influenzi il risultato: se l’età della donna è sotto i 34 anni la percentuale di successo aumenta, oltre i 40 anni scende al di sotto del 10%.
Inoltre bisogna tenere presente che, grazie alle tecniche di congelamento, ormai molto efficienti, si possono ripetere più cicli da un’unica stimolazione ovarica e da un unico pick up ovocitario perché se si ottengono embrioni in più rispetto a quelli da trasferire, questi possono essere congelati e trasferiti in un momento successivo senza dover sottoporsi a una nuova stimolazione ovarica.
In una situazione di questo tipo, la possibilità di ottenere una gravidanza aumenta perché vanno considerati anche i cicli che si possono eseguire trasferendo gli embrioni congelati, si parla quindi di percentuale di gravidanza cumulativa.